Domenica 29 novembre

Verbo della settimana: SPERARE

domenica 29 novembre

Dal Vangelo secondo Marco

Mc 13, 33-37


In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».

 

 

 

COMMENTO DI DON CRISTIANO RE

 

L'Avvento ci ricorda la stagione del "frattempo", dell'attesa; stagione delle cose lente, che sembrano non arrivare mai, che sembrano essere in ritardo. L'attendere è verbo di trazione, ha forza di tensione, è un verbo di desiderio, di speranza. Mi ricordava un amico che nella lingua spagnola "attendere" si dice esperar. Attendere significa restare capaci di sperare. Ecco allora l'Avvento come tempo di speranza e desiderio. Mi chiedo, dentro a questo tempo così difficile che abbiamo vissuto e stiamo vivendo, in che modo diamo forma ai nostri desideri; cosa desideriamo di più; mi chiedo se abbiamo imparato a discernere ed educare i nostri desideri, a scoprire quali sono quelli più profondi, quelli più veri, quelli che possono aggiungere vita alla nostra vita, quelli che hanno a che fare con ciò che è essenziale per la nostra vita. Mi chiedo se siamo più capaci di mutualizzare l’esperienza “del vuoto” come spazio che diventa luogo di accoglienza d’altro e di altri. Forse abbiamo bisogno di un tempo che ci aiuti anche a svuotarci un poco da ciò che non è essenziale perché ci sia più spazio possibile ai nostri desideri veri.

 

 

 

PER OGNI ALBA, di Adriana Zarri

 

Per ogni alba che schiarisce il cielo, per ogni uccello che si sveglia, io ti ringrazio, Signore. Per ogni mucca che si lascia mungere per regalarci il latte del mattino, io ti ringrazio (e la ringrazio), Signore. Per ogni netturbino che ci pulisce le strade, per ogni vigile che ci facilita il traffico, io ti ringrazio ( e lo ringrazio), Signore. Per tutti quelli che vorrebbero pregarti e non sanno; e per quelli che saprebbero pregarti e non vogliono, in loro favore e al loro posto, io ti prego, Signore.

TESTIMONIANZA DI DON DAVIDE ROTA

Don Davide Rota è un presbitero della Diocesi di Bergamo. Dopo la lunga esperienza missionaria in Bolivia, viene nominato superiore del Patronato San Vincenzo di Bergamo, una casa fondata nel 1927 da don Bepo Vavassori, in cui si vive il Vangelo della Carità per i piccoli e per i poveri. In questo video, ci dona la sua testimonianza sul verbo della settimana: SPERARE.

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