La Carovana di Stop The War Now a Odessa e Mykolaiv.
Articolo de Mosaico di oace
di Tonio Dell’Olio | 01/07/2022
A Mykolaiv fuori bilancio
Dal 24 al 27 giugno la carovana di pace e nonviolenza Stop The War Now è partita per la sua seconda missione - la prima a Leopoli in aprile - diretta a Odessa e Mykoaiev. Tonio Dell'Olio, presidente della Pro Civitate Christiana e redattore di Mosaico di pace commenta l’esperienza appena conclusa.
Quando si fa riferimento ai risultati di un'esperienza si adotta lo stesso termine che indica la contabilità di un'azienda e si parla di bilancio. Nel caso della presenza della Carovana di Stop the war a Odessa e Mykolaiv niente di più fuorviante che parlare di bilancio.
Non si possono contabilizzare incontri, sentimenti, emozioni, volti, passi, sguardi. Persino le parole, accennate e condivise, dicono solo una parte delle cose. Mykolaiv in particolare è considerata zona interdetta a presenze esterne perché attraversata dalla violenza di una distruzione insensata che non risparmia né persone né edifici. Mykolaiv sembra una condanna cui è obbligato solo chi è costretto a convivere con quella paura quotidiana.
Per questo Maxim che è il deputato comunale che organizza una parte della distribuzione degli aiuti alla popolazione, nel lungo dialogo con i partecipanti alla Carovana di Stop the war, sottolinea: "Per fortuna arrivano tanti aiuti da tante nazioni europee ma questa è la prima volta che qualcuno li consegna personalmente. E non è la stessa cosa".
E sì, perché se a Mykolaiv non vai di persona non puoi capire cosa significhi sopravvivere in una città che non ha più acqua nelle condutture dal momento che i russi le hanno bombardate e non avere più vetri alle finestre perché l'onda d'urto delle esplosioni le manda in frantumi. Il resto sono mani da stringere e sguardi da incrociare come esubero fuori bilancio.
La rete #StopTheWarNow
La rete si compone di oltre 175 enti italiani impegnati per la costruzione della pace e per la solidarietà internazionale attraverso azioni nonviolente di pace e umanitarie. La rete è nata per lanciare un messaggio di solidarietà e di opposizione al conflitto in Ucraina e per costruire insieme un’alternativa alla follia della guerra.
È coordinata da una cabina di regia composta dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, da Pro Civitate Christiana e dalle reti nazionali Focsiv, Aoi, Rete Italiana Pace e Disarmo, Libera contro le mafie, in rappresentanza di tutte le associazioni aderenti.
Al momento #STOPTHEWARNOW è in Ucraina con due presenze stabili, una a Leopoli e una a Odessa. La terza missione della carovana è in programma dal 14 al 18 luglio.