L'appello. Ma c'è un'agenda condivisibile per il domani: lavoriamoci insieme
Articolo de l'Avvenire
di Leonardo Becchetti | 03/08/2022
In questa strana estate elettorale dopo la caduta del governo Draghi gli italiani si domandano se può esistere un rapporto migliore con la politica. Molti dubitano che sia possibile, hanno gettato la spugna e non andranno a votare facendo crescere ancor più il primo partito, quello dell’astensione.
L’offerta politica è frastagliata e il rapporto con la comunicazione si gioca sul modello dei comitati elettorali e dei leader o aspiranti leader che si fronteggiano.
Dall’altro lato della relazione ci siamo noi, c’è la domanda politica che deve incontrare quest’offerta ed è costituita però non solo di singoli cittadini isolati che alla fine scelgono un sovrano illuminato, ma di una società civile fatta di organizzazioni sociali, imprese, istituzioni formative che, a partire dall’impatto con i tanti problemi del quotidiano, hanno progressivamente maturato una visione comune 'sul campo', riflettendo su alcune delle migliori pratiche che nella nostra realtà hanno pian piano indicato vie nuove.
Facendo emergere alcune parole chiave come generatività, sussidiarietà, partecipazione, cittadinanza attiva, coprogettazione, consumo e risparmio responsabile, economia della cura e delle relazioni, inclusione, atteggiamento contributivo e non estrattivo.