Destra nazionalista e riflessi istituzionali
Una democrazia consolidata è caratterizzata da regole certe ed esiti incerti. Gli esiti incerti sono accettabili, per Giovanni Sartori, se il vincitore accetterà di governare all’interno dei vincoli della costituzione formale, oltre che di quella materiale.
Articolo de Il Sole 24 ore
di Sergio Fabbrini | 03/08/2022
Una democrazia consolidata è caratterizzata da regole certe ed esiti incerti. Gli esiti incerti sono accettabili, per Giovanni Sartori, se il vincitore accetterà di governare all’interno dei vincoli della costituzione formale, oltre che di quella materiale.
Le regole delle elezioni del prossimo 25 settembre sono certe. Tuttavia, non è certo che i probabili vincitori di quelle elezioni, la destra nazionalista di Giorgia Meloni e Matteo Salvini, accetteranno i vincoli della nostra costituzione materiale (l’interdipendenza europea), anche se riconoscono quelli della costituzione formale.
Durante la Prima Repubblica, fu la sinistra comunista a non riconoscere la nostra costituzione materiale (la collocazione atlantica del Paese), anche se riconosceva la sua costituzione formale (che aveva contribuito a scrivere).
Per decenni, quella sinistra fu sottoposta ad una critica rigorosa, così da spingerla a rivedere la sua politica internazionale, cosa che avvenne anche grazie al ruolo esercitato al suo interno da leader come Giorgio Napolitano.