Bergamo non è (ancora) un posto per bici
di Luca Bonacina da L'Eco di Bergamo
Negli ultimi anni in molti contesti urbani, tra cui quello bergamasco, sono stati realizzati nuovi percorsi ciclabili dei quali, tuttavia, non è sempre evidente il beneficio. Per questo, mi è stato chiesto di percorrere in lungo e in largo le ciclabili bergamasche e valutarne la ciclabilità in modo obiettivo.
La scelta degli itinerari da esaminare è ricaduta sui percorsi che collegano il capoluogo al suo hinterland per diverse ragioni. In primo luogo, la maggior parte del traffico si concentra sulle vie di accesso alla città, rendendo la bicicletta un’alternativa potenzialmente vincente per ridurre il congestionamento soprattutto nella cintura urbana. Infatti, il Piano della Mobilità Sostenibile del 2019 del Comune di Bergamo indica che il capoluogo accoglie quotidianamente circa 90.000 persone (a fronte delle 33.000 che escono), ma solo il 2.6% si sposta in bicicletta. In secondo luogo, risulta più agevole esaminare percorsi più o meno obbligati, anziché spostamenti più liberi tipici del centro città. Infine, la bicicletta è considerata un mezzo di trasporto efficiente soprattutto per spostamenti medi, compresi tra 1 e 10 km, dunque in un’area non troppo lontana dal capoluogo.