Perché si parla di un conflitto d’interessi di Guido Crosetto

Il Post 

domenica 23 ottobre 2022 

 

 

Perché si parla di un conflitto d’interessi di Guido Crosetto

 

Il nuovo ministro della Difesa ha lavorato a lungo con aziende che si occupano di armi, dice di aver lasciato ogni incarico, ma c'è chi si chiede se sia sufficiente

 

Ancora prima che giurasse da ministro della Difesa nel nuovo governo Meloni, il cofondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto era stato al centro di molte attenzioni da parte dei giornali per alcuni potenziali conflitti d’interessi tra le sue attività da consulente proprio nel settore della difesa e il ruolo istituzionale che dovrà ricoprire. Crosetto ha respinto le accuse e ha detto che metterà in liquidazione le sue società, ma secondo alcuni osservatori l’iniziativa potrebbe non essere sufficiente per allontanare i sospetti, o per lo meno i dubbi, su alcune scelte che potranno essere effettuate al ministero.

 

Crosetto è di Cuneo, ha 59 anni e iniziò a far politica negli anni Ottanta all’interno della Democrazia Cristiana, diventando nel 1990 sindaco di Marene, un piccolo comune nella provincia cuneese, con una lista indipendente. Nel 2001 fu eletto per la prima volta alla Camera con Forza Italia, seguì poi le varie evoluzioni delle alleanze nel centrodestra e tra il 2009 e il 2011 fu sottosegretario al ministero della Difesa. Dopo la rottura di una parte della destra con Silvio Berlusconi, nel 2012 fu tra i fondatori di Fratelli d’Italia e alle elezioni politiche del 2018 fu eletto deputato per la quarta volta nella sua storia politica.

 

Nato in una famiglia di imprenditori, nei periodi in cui non si occupava direttamente di politica, Crosetto ha fondato e avviato la gestione di varie società, mantenendo uno stretto rapporto con le aziende nel settore della Difesa. A fine estate del 2014 aveva per questo lasciato una prima volta la politica ed era diventato presidente della Federazione aziende italiane per l’aerospazio, la difesa e la sicurezza (AIAD), una importante associazione di Confindustria che raccoglie quasi 200 aziende molte delle quali strategiche nella produzione di sistemi satellitari e armi. Alla AIAD fanno anche riferimento l’Associazione nazionale produttori armi e munizioni sportive, l’Associazione per la normazione, la formazione e la qualificazione nel settore dell’aerospazio, difesa e sicurezza e l’Associazione per i servizi, le applicazioni e le tecnologie di telecomunicazioni per lo Spazio.

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