Medio Oriente. La prima notte senza guerra. A Gaza arrivano gli aiuti umanitari
da Avvenire
La prima notte di silenzio, al buio ma senza bombe, e nessuno sparo da una parte e dall’altra. Troppo presto per chiamarla «pace». Ma nessuno è morto stanotte, e questo per ora basta a far riassaporare il tempo di una tregua armata, quando tenere la mano sulla fondina è sempre meglio che premere il grilletto.
Tacciono le armi a Gaza. Non in Cisgiordania, dove la pressione delle forze armate israeliane aumenta. Questa mattina il sergente riservista Eviatar Ben Yehuda è stato ucciso nel corso di una operazione militare nel Nord della Palestina.
Nella Striscia 630 camion con aiuti umanitari sono entrati dal valico meridionale di Rafah, dove colonne di mezzi attendono da settimane di accedere dal confine egiziano. Lo ha confermato Tom Fletcher, sottosegretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, precisando che almeno 300 camion sono stati diretti nel nord della Striscia di Gaza. «Dopo 15 mesi di guerra incessante, le necessità umanitarie sono enormi - ha detto Fletcher -, non c'è tempo da perdere».