Stop escalation: ripartire dall'ONU.

Stop escalation: ripartire dall'Onu. Dove porta il non-dialogo.

 

Articolo de l'Avvenire 

di Mauro Mgatti | 05/07/2022 

 

Invadendo l’Ucraina, Vladimir Putin ha voluto piantare un cuneo tra l’Occidente e il resto del mondo. Una mossa dura e astuta, studiata per alterare la prospettiva con cui molte cancellerie guardano a quello che accade in Ucraina: non una invasione, ma un atto di ribellione al dominio occidentale.

 

Il successo di Putin non dipende solo dai risultati sul campo, ma anche dalla riuscita del suo progetto di arruolare altri governi al suo disegno.

Una linea che si è potuta chiaramente vedere nella recente riunione dei Brics (5 Paesi emergenti: Cina, India, Sudafrica Brasile e Russia, che insieme fanno il 23% del Pil e il 40% della popolazione globale) dove è stata condivisa l’idea della necessità di costruire un nuovo ordine globale.

 

Una posizione che rappresenta soprattutto il punto di vista della Cina, che può approfittare della situazione per ridefinire i rapporti di forza a livello planetario, oltre che per i risolvere a proprio vantaggio la questione di Taiwan.