Segnali di vitalità all’ombra dei campanili.
Articolo de Il Sole 24 Ore
di Aldo Bonomi | 29/06/2022
In Italia molto si discute riguardo al ruolo che le grandi aree metropolitane oppure le città medie possono giocare nella turbolenza generalizzata in cui ci troviamo. In mezzo c’è però una diversa tipologia di città, che a me pare oggi importante per alcuni segnali di vitalità.
Io le chiamerei città-snodo, tra distretti e piattaforme tra smart land e smart city.
Provano a chiamare a raccolta il loro territorio immediato, re-immaginando il tema della prossimità, tra comunità in dissolvenza, ritessendo reti sociali.
Sono città solitamente più piccole delle città medie principali, ma che nel recente passato hanno fatto da capitali distrettuali, oppure hanno sonnecchiato come passivi centri amministrativi e di consumo.
Dopo che i distretti si sono trasformati in filiere o piattaforme e alcuni sono pure andati in crisi, forse vengono avanti proposte e tentativi su una scala urbana molecolare snodo tra il paese e la grande città. Piccoli centri con un accumulo di capitale istituzionale operoso dove si presentano più gravi gli impatti indotti dai nuovi assetti geoeconomici.