Martedì 9 maggio Arman Soldin, giornalista francese dell’agenzia di stampa Agence France-Presse, è morto in Ucraina a Chasiv Yar, nella regione di Donetsk, ucciso da un razzo sparato dall’esercito russo. Soldin aveva 32 anni ed era il coordinatore dei servizi video di Agence France-Presse in Ucraina; al momento dell’uccisione stava seguendo le operazioni di un gruppo di soldati ucraini che da mesi stanno combattendo per difendere la città dall’esercito russo.
Da quando nel febbraio del 2022 è cominciata l’invasione russa dell’Ucraina, in tutto sono stati uccisi 10 giornalisti mentre stavano svolgendo il proprio lavoro di documentazione e racconto della guerra. Sono stati tutti uccisi mentre si trovavano in città ucraine al centro dei combattimenti (per la maggior parte di loro si sa con certezza che siano sono uccisi dall’esercito russo, mentre per alcuni non è sicuro). Diversi altri sono stati uccisi in Ucraina in questi mesi, ma le circostanze della loro morte non sono chiare e non si può dire con certezza che siano morti mentre facevano un lavoro giornalistico.